Corniche Kennedy-recensione-dreamingcinema

Dal romanzo omonimo della scrittrice Maylis de Kerangal, un potente, sensibile e sensuale atto d’amore per Marsiglia e quel momento della vita in cui tutto è possibile: l’adolescenza.  Corniche Kennedy, strada che costeggia le acque del Mediterraneo e le ville più lussuose, sette adolescenti sfidano le leggi di gravità tuffandosi dalla scogliera sopra il litorale. Dalle finestre della sua abitazione chic, Suzanne li osserva in silenzio: desidera essere con loro e farà di tutto per riuscirci.

Le avventure di un gruppo di ragazzi che passano l’estate nei pressi di Marsiglia saltando in acqua dalla Corniche Kennedy, una strada che costeggia il mare. Una poliziotta con l’incarico di supervisionare quella parte di costa li osserva con il binocolo. I ragazzi continuano a sfidare la legge e presto le cose iniziano ad andare storte…  Una banda proveniente dai quartieri a nord della città, in fuga dai loro compromessi e dalle loro miserie, s’è appropriata di un lembo di territorio fra i quartieri ricchi di Marsiglia. Ragazze e ragazzi, spensierati come si può essere a diciotto anni, che ridono sul bordo dei precipizi, sfidano la forza di gravità e le vertigini, fisiche e metafisiche, tuffandosi dall’alto. Sono loro che la regista filma, i loro corpi che si cercano, si lanciano nel vuoto, danzano sott’acqua. Le loro mani che si toccano, accarezzano un polpo, si stringono e si lasciano in un balletto acquatico al rallentatore. Sui loro volti in primo piano si leggono il furore di vivere, la tristezza di fronte a certi ricordi, la paura e la vertigine e la gioia di averle vinte. Non importano i divieti, i richiami all’ordine, i consigli alla prudenza: si sentono immortali! Ma non sono i soli a oltrepassare il confine di questa Corniche. Ci sono anche gli adulti, in particolare la polizia che vuole arrestare dei trafficanti di droga ai quali uno dei ragazzi è legato. La commissaria è più comprensiva e più dolce del suo nervoso assistente, che viene dallo stesso quartiere di quelli che arresta. Con Corniche Kennedy, Dominique Cabrera ha realizzato un film solare, quasi camusiano, di notevole tenerezza.

Sulla scogliera Kennedy di Marsiglia ragazzi e ragazze si tuffano impavidi quasi come uccelli che spiccano il volo, sono giovani irruenti e sfidano la vita con incoscienza, questo è l’unico modo che conoscono per sfuggire alla vita, alla famiglia, una grande provacazione, un salto nel vuoto che può essere mortale con un tuffo ad angelo si sfida il destino, per entrare in questo circolo ristretto, ci si deve tuffare dalla scogliera. Un immersione totale tra cielo e mare, un viaggio iniziatico di una ragazza di buona famiglia che sfida le sue vertigini e si  sente pronta a saltare nel vuoto per entrare nel gruppo e rompere le barriere sociali che la separano da questi ragazzi. La regista parallelamente volge lo sguardo sia al mare aperto sia  alla  vita fatta di esperienze di droga, di soldi facili e di famiglie complesse. Un thriller contemporaneo, una tragedia giovanile dal ritmo serrato che non manca di poesia. Non concentratevi solo sulla bellezza della corniche ma lasciatevi cullare dalla poetica del film. Da vedere

Adele de Blasi

DATA USCITA : 15 giugno 2017
GENERE : Drammatico
REGIA: Dominique Cabrera
ATTORI: Lola Creton, Kamel Kadri, Aïssa Maïga, Moussa Maaskri, Cyril Brunet, Hamza Baggour
DISTRIBUZIONE : Kitchen film
PAESE : Francia
DURATA: 94 min.

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Author: Adele De Blasi

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