“Acqua alle corde” è un film diretto da Paolo Consorti. A Montalto si festeggiano i 500 anni dalla nascita di Papa Sisto V. Il sindaco del paese natio del famoso pontefice, ingaggia un autore di musical religiosi, Angelo Santini ( Cristiano Caldironi) , per realizzare uno spettacolo ispirato al pontefice che portò la Roma barocca al suo massimo splendore. Tra queste Angelo ne riadatta una, e l’intitola “Acqua alle corde”, ispirandosi alla nota vicenda dell’obelisco di Piazza San Pietro.
La vicenda si svolge nel paese di Montalto la cui quotidianità viene stravolta dall’arrivo della compagnia della quale fanno parte Gianmaria (Enzo Iachetti), un cantastorie (Elio) . Poi c’è la donna della discordia (Natasha Stefanenko) e il parroco del paese (Giobbe Covatta) accanto a loro tanti attori marchigiani. Il film segue la preparazione dello spettacolo e in particolare le difficoltà del regista che è sempre in condizione di disagio. Lo spettacolo si rivela ambizioso data l’importante ricorrenza. Le situazioni drammatiche sono stemperate da alcune battute più da commedia in particolare da parte di Enzo Iachetti. La semplicità dell’ambientazione ci mostra il teatro nella sua essenza e sembra di sentirne lo scricchiolio delle assi.
“Acqua alle corde” è un film sul teatro e l’idea del musical si rivela si da subito interessante. Man a mano che il film scorre Enzo Iachetti si prende sempre di più la scena non solo perché interpreta il Papa ma anche perché è l’unico da colore alla pellicola. Gli altri protagonisti sono solo un contorno, in particolare quelli femminili. Natasha Stefanenko è al centro di scene a dir poco inappropriate al contesto del film. Il regista ha scritto tanti spunti narrativi che hanno come comun denominatore il teatro ma anche la cultura in generale ma si rivelano solo accennati. La pellicola di Paolo Consorti quindi ha una piacevole cornice e una stuzzicante premessa che però vengono disattese e che assumono un andamento troppo libero.
Maria Vittoria Guaraldi