Presence racconta la storia di una famiglia che si trasferisce in una casa apparentemente tranquilla nel New England. La casa è bella, antica, ma nasconde un segreto. È abitata da una presenza invisibile, silenziosa, che osserva tutto. I genitori cercano di ricominciare, ma sono distanti e fragili. I figli adolescenti lottano con conflitti non risolti. La “Presenza”, diventa lo spettatore silenzioso della loro crisi familiare. La storia non è un horror nel senso classico. È un dramma intimo, visto da un punto di vista originale. La regia segue i movimenti della casa come se fosse viva. I rumori, le porte che si chiudono, gli sguardi sfuggenti creano inquietudine. La casa diventa teatro di emozioni represse e verità taciute. La “Presenza” non terrorizza, ma rivela.
Il film si apre con l’arrivo della famiglia nella nuova casa. I genitori sono interpretati da Lucy Liu e Chris Sullivan. I loro figli adolescenti faticano ad adattarsi. Sin dai primi minuti, qualcosa sembra fuori posto. Una presenza invisibile si muove tra le stanze. Ma non è il classico spettro: è l’occhio della macchina da presa. Soderbergh infatti sceglie di raccontare tutto dal punto di vista del fantasma. L’effetto è coinvolgente. Ogni sguardo, ogni gesto, ogni silenzio viene osservato da vicino. Le tensioni tra madre e padre crescono. I figli cercano attenzione, ma restano inascoltati. La paura nasce dal non detto, dalle fratture emotive. I dialoghi sono realistici, spesso sommessi. La fotografia segue uno stile sobrio, con movimenti fluidi e discreti. I suoni sono minimi, ma inquietanti. Il ritmo è lento, ma necessario per costruire l’atmosfera. La casa sembra respirare, come se fosse viva.È un film sull’invisibile che vive dentro ognuno di noi.
Presence è un film ambizioso che gioca con le aspettative del pubblico. Steven Soderbergh mescola il genere paranormale con il dramma psicologico, ottenendo un risultato originale. La scelta di usare la telecamera come punto di vista del fantasma è audace e funziona. Ciò rende l’esperienza visiva unica. Tuttavia, la pellicola soffre per alcuni limiti. I personaggi adulti, soprattutto la madre, risultano a tratti forzati. Alcune dinamiche familiari sono accennate, ma non approfondite. Gli ultimi dieci minuti, invece di intensificare la tensione, la diluiscono. Il tono cambia e la suspense si spegne. Nonostante ciò, il film resta interessante per stile e regia. Callina Liang offre una prova convincente nel ruolo di Chloe. Chris Sullivan aggiunge profondità con una performance solida. Lucy Liu appare meno coinvolta. Il vero protagonista resta l’approccio visivo: minimale, ma efficace. Presence non è un horror puro, ma un’esplorazione sottile di ciò che ci osserva quando ci sentiamo soli.
Adele de Blasi
Presence è un film del 2024 di genere horror, thriller, diretto da Steven Soderbergh, con Lucy Liu, Julia Fox e Chris Sullivan, della durata di 85 minuti, in uscita nei cinema italiani il 24 luglio 2025, distribuito da Lucky Red.