Salto di qualità per l’esilarante commedia di Checco Zalone “Quo Vado”, che con il solito garbo, senza ricorrere a mezzucci pecorecci per scatenare la risata, torna con una storia contemporanea unita a un pizzico di romanticismo. Checco, un impiegato statale, ufficio caccia e pesca, vive un’esistenza rilassata, coccolato dalla madre, dalla fidanzata, con il grande mito del posto fisso, tarlo che gli è stato inculcato dal padre. Con l’arrivo di una nuova normativa che vuole licenziare gli impiegati della provincia a fronte di una buonuscita, anche lui si ritrova ad un bivio.Lui, tenace impiegato, non molla, e su consiglio del senatore che lo ha fatto assumere, si sottopone a un iter lavorativo faticoso girando per l’Italia nelle sedi più disagiate per non essere licenziato. La dottoressa Sironi, convinta che alla fine di tanta pressione cederà, lo spedisce al Polo Nord. Disagi tanti ma anche tante novità e con esse l’incontro con Valeria, una ricercatrice che porterà un’aria nuova nella vita di Checco, che troverà non solo l’amore, ma anche il piacere di una vita all’insegna della civiltà.
Una commedia dai toni comici che sfrutta a piene mani l’ironia del comico pugliese in una satira sociale spietata che sfocia nel politico. Un percorso innovativo con ambientazioni varie che spaziano dalla Puglia al Polo Nord, in cui si percepiscono gli echi di un certo tipo di commedia all’italiana che va da Monicelli a Sordi. Un ottimo percorso narrativo sostiene la storia coadiuvata da un cast di eccellenti attori, il binomio Zalone e Nunziante si rivela ancora una volta vincente. L’ottica è quella dell’uomo della strada che si dibatte alla ricerca vana di un posto di lavoro, un tema universale che racconta il Paese. L’approccio pedagogico è quello dell’ironia, l’impiegato è più un patriota che un parassita che grida il suo diritto al posto fisso e a restare ancorato alla sua terra. L’Italia viene raccontata con temi forti ma anche nostalgici, si abbattono i luoghi comuni ma resta il made in Italy, attraverso le canzoni di Albano e Romina. Un film dalle grandi aspettative , che lascia un filo di gioia e di speranza con una comicità priva di banalizzazione.
Adele de Blasi