Non Un’analisi antropologica su una delle tematiche più controverse di sermpre ovvero l’esorcismo. A dirigere il tutto, il regista che fece discutere nel lontano 1978 con uno dei cult-movie più spaventevoli di sempre ovvero L’esorcista. Torna dietro alla macchina da presa William Friedkin.
The Devil and Father Amorth ( Fuori Concorso alla 74° edizione del festival del cinema di Venezia) è un documentario inusuale , controverso, a tratti atipico e forse illusorio ( ed irrisorio !?) che cerca di approfondire nella maniera più meticolosa possibile, la figura di padre Amorth e dei suoi esorcismi. Con aplomb, Friedkin riesce a coinvolgere il pubblico spettatore, azzardando tesi, contestualizzando certe opinioni, suddividendo la scienza medica dalla cultura religiosa mostrando il nono esorcismo di questo attempato diacono. The Devil and Father Amorth gioca sull’ “esorcizzare” ( a suo modo) l’esorcismo stesso, facendo ruotare il tutto, sul caratteri e soprattutto la fede di padre Gabriele Amorth.
Questa volta Friedkin non mostra filmicamente il fenomeno dell’esorcismo, ma lo documenta evitando ogni forma di spettacolarizzazione. The Devil and Father Amorth ( difficile crederlo) è un lavoro antropologico, su fatti e storie di vita reale. Perplessità sulla veridicità delle vicende possono sussistere nell’immaginario dello spettatore, e forse, il connotato più rappresentativo di questo ultimo lavoro di Friedkin sta proprio nel creare questo inevitabile dubbio. Luci ed ombre, verità o finzione, quello che conta è che Friedkin rimane fedele al suo stilema, concludendo il documentario con un epilogo tutt’altro che risolto
Alessio Giuffrida