A distanza di quattro anni dal suo ultimo film, Juan Antonio Bayona, il regista di “The Orphanage” e “The Impossible”, presenta il suo nuovo film: “Sette minuti dopo la Mezzanotte – A Monster calls”. Non un regista di quantità, ma di qualità: J.A. Bayona, anche questa volta, riesce a catturare l’attenzione delle sale trasportando il pubblico in un viaggio fantasy ed emozionante. Tratto dall’omonimo libro, l’opera è il percorso di riparazione di una vita infelice, attraverso la ricerca della verità.
Il dodicenne Conor (Lewis MacDougall) è un ragazzo introverso, costretto a sopportare umilianti atti di bullismo a scuola. A casa, l’atmosfera non è migliore: la convivenza con una nonna poco amorevole e una malattia terminale, che sta portando via la giovane madre Lizzie (Felicity Jones), immergono il ragazzo in una profonda solitudine. Conor ha un’unica via di fuga: sognare attraverso il disegno. Per sfuggire al mondo reale, fantastica fino ad evocare una creatura millenaria, che si manifesta ogni giorno, sette minuti dopo la mezzanotte. Il mostro, un grande albero vivente, narrerà delle storie; frammenti di vita passata, sempre di difficile interpretazione: chi è il vero “cattivo” in questi racconti? Perchè i “buoni” sembrano non avere mai giustizia? E, soprattutto, per quale motivo il mostro continua a fare visita al ragazzo?
Per il regista, la pellicola, altro non è che il completamento della sua trilogia sul rapporto fra madre e figlio. Un rapporto drammatico ed emozionante, in questo caso: Lizzie desidera che il figlio riesca ad essere indipendente quando lei non potrà più essergli accanto, desiderando per lui la libertà che lei stessa non è riuscita ad avere, a causa della madre (la nonna di Conor). I personaggi si trovano immersi in una situazione intensa, sulla quale incombe la morte. Conor non viene rappresentato come un bambino in attesa di diventare grande, ma come un essere umano che già vive a pieno i sentimenti, sperimentando gioia, dolore, paure e preoccupazioni proprio come gli adulti. La valida regia, affiancata dalla forte narrazione, riesce nel suo intento utilizzando animazioni ed effetti speciali molto realistici. Il mostro, infatti, non è solamente “un’illusione” digitale, perchè in gran parte è stato realizzato fisicamente, per offrire: una realtà tangibile allo spettatore, e un’anima alla creatura minacciosa. “Sette minuti dopo la mezzanotte”, vincitore di ben nove premi Goya, tra i quali quello come miglior film, è un’opera intensa e ben realizzata, capace di scavare nel profondo; rivelatrice di alcune scomode verità che appartengono all’animo umano: a volte siamo noi stessi i “cattivi” della storia, e negare ciò può essere più dannoso che riuscire ad accettarlo.
Matteo Battilani
DATA USCITA : 18 maggio 2017
GENERE : Drammatico
REGIA: Juan Antonio Bayona
ATTORI: Lewis MacDougall, Sigourney Weaver, Felicity Jones, Toby Kebbell, Ben Moor
DISTRIBUZIONE : 01 Distribution
PAESE : USA-Spagna
DURATA: 118 min
