A Cooler Climate è l’ultimo lavoro del regista statunitense James Ivory e Giles Gardner. Presentato alla festa del cinema di Roma. Tutto inizia con un’escalation di ricordi. Ivory realizza un piccolo documentario d’archivio dal sapore nostalgico in cui ripercorre il suo viaggio in Afghanistan del 1960. Un paese radicalmente diverso rispetto a quello odierno. Una Kabul ancora ferma a qualche secolo prima, totalmente libera dalle pressioni politiche dei mujaheddin, dei talebani e in seguito degli americani. Un viaggio che si tramuta per il regista in una riscoperta introspettiva. Infatti il tutto si focalizza sulla sua giovinezza e sulla sua identità sessuale.
A Cooler Climate vede nel cast lo stesso James Ivory. Oltre a questo rilevante la voce narrante. Infatti la stessa accompagna lo spettatore per tutto il documentario. Particolarmente interessante il taglio stilistico. Considerando il tema, superlativa la scomposizione narrativa. Infatti la suddivisione fra cronistoria e passato personale, coinvolge. Segnatamente lo spettatore rimane soddisfatto dalla resa. Il fatto che si scelga una tale linea avvalora il prodotto. Da un punto di vista registico notevole. Ancora di più poi il focus su Ivory.
Il valore antropologico del documentario è di grande impatto filmico. Infatti questa caratteristica rende ancora più valevole il risultato. Un piccolo capolavoro che porta alla luce tutte i contrasti di un Afganistan lacerato dalle guerre e dagli scismi religiosi. A Cooler Climate è senza dubbio un lavoro notevole d’altra parte parliamo di un pioniere come James Ivory.La resa scenica e il sapersi raccontare fanno di questo documentario un raffinato cameo.
Alessio Giuffrida