Nel roof del cinema Barberini ho avuto il piacere di essere alla conferenza stampa di Poor Things di Yorgos Lantimos , in uscita il 25 gennaio. Siamo con Willem Dafoe uno dei tre protagonisti con Emma Stone e Mark Ruffolo. Willem Dafoe da poco è stato insignito del prestigioso premio con la mattonella sul Walk of Fame che Hollywood riserva ai grandi attori.
Signor Dafoe sembra che lei abbia un destino con i mostri
Non vedo similitudini tra altri mostri. Ne Dio nel film di Martin Scorzese ne Godwin sono mostri io li trovo entrambi personaggi simpatici, in questo film mi concedo nelle mani di un regista dalle mani forti. Mi piace lavorare con un regista che ha una visione molto chiara e tu vai e cerchi di farla tua e abitarla, è questo che mi piace di Lantimos. Non è necessariamente qualcosa che io capisco subito, deve essere qualcosa che mi viene presentato verso il quale io mi muovo, vado e cerco di trasformare per dare vita alla vita del personaggio per cercare di dare corpo.
Lei e nato in una famiglia di medici quanto è stato importante questo suo background per il suo personaggio
Cosi importante non lo e stato tutto ciò non ha avuto una grande influenza io sono cresciuto nella clinica di mio padre lo accompagnavo sempre anzi facevo il portiere nella sua clinica. Sono stato in mezzo alla medicina, alla malattia e ai tentativi di curarsi per restare sani specie negli anni della mia crescita. Il medico del film è uno scienziato che ha creato un particolare legame con me. Molte persone vanno negli ospedali e sono spaventati invece per me tutto questo è rassicurante perché torno in famiglia.
Lei sostiene che il suo personaggio ha qualcosa di simpatico ma lo scienziato è un mostro gioca con la vita e la morte
Ovviamente questa storia prende in prestito la storia di Frankenstein ma tra le due storie c’ è una grande differenza nella storia di Frankenstein il mostro che lui crea è qualcosa che gli provoca repulsione. Nel mio caso Bella è la creatura che io creo, il mio personaggio quasi se ne innamora e da a questa creatura una seconda chance dandola a lei lui la da anche a se stesso. Il mio personaggio crede profondamente nella scienza, crede che questo possa essere un altro modo di concepire la vita. La sensazione che si prova è di essere in qualcosa di poco ortodosso non etico per lui è qualcosa di generoso, di positivo.
Oggi le donne hanno una forte supremazia su gli uomini e secondo lei quale salvezza c’è per gli uomini
Quello che posso dire che molti uomini nel vedere il film si riconoscono nei personaggi che umoristicamente sono molto oppressivi Quello che si mostra nel film è la capacità di resistenza delle donne dal punto di vista sessuale molto più degli uomini e questa è la ragione per cui gli uomini hanno tenuto le donne sottomesse per tanto tempo. Siamo in un momento storico dove c’è un turbinio di posizioni delle donne che sono cambiate rispetto al rapporto con gli uomini. Onestamente non so come salvare gli uomini già fatico a salvare me stesso. Nel film tutto quello che viviamo lo vediamo attraverso gli occhi di una donna.
Pensa che ci sia spazio per questo tipo di cinema dove c’è il coraggio narrativo con le piattaforme
Non sono una autorità per rispondere a questa domanda vedo che quest’anno sono usciti bellissimi film alcuni finanziati da piattaforme di streaming io credo che forse c’è posto.
Ha ricevuto la sua stella a Hollywood cosa ha provato.
E’ un grande onore, per me è stata una magnifica cerimonia c’erano tutti miei amici, molti tecnici e i registi con cui ho lavorato, Pedro Pascal, Patrice Arquette che ha fatto un magnifico discorso,una sensazione bellissima essere parte di una comunità. Avere una stella è una cosa che viene riconosciuta universalmente, un riconoscimento talmente importante che non riesci quasi ad accettare che quella mattonella sarà li per sempre e sopravvivrà a tutto.
Quanto ha penato con il trucco.
L’operazione di trucco è stata complessa la possibilità che hai di lavorare con una maschera sul viso ha richiesto tre ore e ti consente di guardarti nello specchio tu svanisci ma emerge qualcun altro. E’ uno strumento meraviglioso dove puoi sentire altri modi di essere, altri sentimenti, scomodo si ma ne valsa la pena.
C’è una sfida ancora da realizzare. Lei passa buona parte dell’anno a a Roma cosa le piace e cosa non le piace di questa città.
La bravura dell’attore sta nel tirare fuori il personaggio, tu non sparisci completamente ma tu ti metti un po’ da parte per interpretare una vita che non è la tua. A questa domanda quello ti piace o non ti piace di Roma? ma la tu la faresti a un italiano io non credo. Io ho la cittadinanza italiana non parlo di queste sottigliezze, sono un privilegiato e sono felice di vivere in Italia penso che possa bastare
Come è stato lavorare con Emma Stone
Emma Stone ha già vinto due Golden globe come migliore attrice, è una persona molto disponibile . Lei ha un legame quasi simbiotico con Lantimos e tutto ruota intorno a lei, lei ormai è quasi una musa per lui. E’ stato un set molto felice.
Adele de Blasi
Si ringrazia l’ufficio stampa del film Cristiana Caimmi per il magnifico evento.