Il falsario, film diretto da Stefano Lodovichi, si ispira alla storia di un falsario realmente vissuto aRoma negli anni Settanta, chiamato Toni della Duchessa. Pittore autodidatta, si trasferisce nella capitale, insieme ai suoi due fedeli amici Fabione e Vittorio. Con le buone o cattive intenzioni, cercherà di cambiare vita e diventare un grande artista. In affetti Toni è munito di grande talento soprattutto per quanto riguarda la falsificazione di quadri di pittori famosi. Le sue doti di grande falsario si estenderanno presto in altri campi e la sua abilità verrà utilizzata a vantaggio della criminalità organizzata. Il giovane, spinto sempre più dalla sua sfrenata ambizione, si troverà, quasi in buona fede, ad essere protagonista della malavita romana. Coinvolto con i traffici della banda della Magliana, dellebrigate rosse, della mafia e dei servizi segreti. Sembrerebbe addirittura che abbia avuto un ruolo determinante durante il sequestro di Aldo Moro.
Toni, interpretato da Pietro Castellitto, affascina sin da subito per la sua presenza carismatica e la conduzione sicura della vicenda, catturando l’attenzione dello spettatore. La sua naturalezza recitativa aggiunge profondità al protagonista che, se è di fatto quasi interamente inventato, tuttavia risulta credibile coinvolgente. Infatti i personaggi, sebbene frutto della fantasia, sono ben inseriti nel contesto degli anni di piombo, vissuti in Italia, pieni di intrighi politici e corruzione.Sullo sfondo di fatti realmente accaduti, come l’uccisione di Moro, il film si rende attendibileperché immerso nella turbolenta storia italiana di quell’epoca. In realtà del vero Toni si sa poco,ma la sua fama di grande falsario, e non solo nel mondo dell’arte, lo ha reso mitico. Il suo nomerimane quindi legato alla leggenda. Il suo personaggio affascina e a volte induce a tenerezza, proprio perché rappresenta un criminale gentiluomo e sensibile.
Il falsario si può considerare il ritratto, sia pur romanzato, di un momento ancora oggi rimastooscuro e avvolto da misteri e interpretazioni contrastanti. Uno spaccato noir della Roma travagliata dalla lotta armata e terrorismo. Accanto a Castellitto troviamo nel cast anche Claudio Santamaria, Edoardo Pesce, Aurora Giovinazzo, Pierluigi Gigante. La sceneggiatura firmata dallo stesso regista insieme a Sandro Petraglia, nonostante qualche sbavatura, riesce a funzionare e a creare un’atmosfera violenta. Il risultato è un equilibrio tra la finzione e il dramma reale che immerge lo spettatore in una storia plausibile e coinvolgente nel suo insieme. Per i non più giovani il film rievocherà fatti tragici, riportando alla memoria eventi dolorosi di un periodo che riuscì ad annullare ogni dialettica politica. Quasi un viaggio nel passato dove Lodovichi riesce a coniugare malaffare e sentimenti, amori e tradimenti, legalità e corruzione
Antonio Iraci
Il Falsario è un film del 2025 di genere drammatico, diretto da Stefano Lodovichi, con Claudio Santamaria, Pietro Castellitto e Edoardo Pesce, della durata di 110 minuti. Distribuzione Netflix