“La primavera della mia vita“ è il debutto cinematografico del duo musicale Colapesce e Dimartino, attori, autori delle musiche e sceneggiatori insieme a Michele Astori e a Zavvo Nicolosi. Lorenzo e Antonio erano grandi amici e avevano raggiunto il successo musicale con il duo ‘I metafisici’, ma Antonio è scomparso dalla scena musicale. Tre anni dopo, Antonio contatta la manager del duo e offre a Lorenzo un misterioso progetto che gli varrà un compenso di 90mila euro (esentasse). Lorenzo si reca a Palermo dove ritrova Antonio che gli propone di scrivere insieme un libro sulle leggende siciliane. I due intraprendono un viaggio di otto giorni durante il quale incontreranno i personaggi più strani, fino ad arrivare aii membri dell’Antico Ordine Semenita che dovrebbe aiutare Antonio a connettersi con l’Albero Cosmico.
Un’ambizione artistica di passare da i videoclip musicali di Zavvo,un testo che non ha corpo. Un film stralunato poco convincente sia nella sceneggiatura che nelle immagini, la comicità resta in superfice, manca la storia. La bellezza della Sicilia con la sua natura piena di colori è totalmente inesistente. Un vago tentativo di riportare alla luce i classici stereotipi siciliani (Ficarra e Picone, Ciccio e Franco, Ciprì e Maresco ), con tratti autobiografici.
“La primavera della mia vita”. Il testo offre ben poco e il ritmo è altalenante, non ci sono le basi di un lungometraggio. La musica è bella e i loro brani saranno sicuramente apprezzati dal grande pubblico. Una sfida che fanno i due autori giocando con una comicità fra il surreale e l’assurdo, che è abbastanza nuova da noi, che trae ispirazione dal loro essere nerd. Un road movie che non decolla al livello cinematografico. Ci aspettiamo una maggiore maturità in un prossimo lungometraggio.
Adele de Blasi