Out of the fournace

Russell Baze (Cristian Bale) è un operaio di Bradock in Pensilvania, cittadina industriale,  e lavora in una fornace. Un lavoro faticoso che non lascia tempo né ai sogni né al futuro, tutta l’economia della piccola città è frutto di un enorme fornace – da qui il titolo (Out of the fournace) -, ma Russell riesce a trovare in quest’inferno anche motivi di gioia, come l’amore per la fidanzata Lena Taylor(Zoe Saltana) e il suo forte attaccamento al fratello minore Rodney (Casey Affeck) rientrato da poco dall’Iraq. Russell, dopo una notte brava con molti drink, avrà un incidente che stravolgerà la sua vita, portandolo a scontare cinque anni di carcere. Al suo rientro si occuperà di suo padre ormai malato terminale, ma quello che lo attende al di là delle sbarre sarà molto duro e inaspettato, il futuro sarà fonte di grandi sofferenze.

Il film è molto psicologico, sono a confronto le due forti personalità dei fratelli Baze, molte microstorie si intrecciano nella narrazione all’ombra del fuoco della grande fornace che non sembra lasciare speranze ai protagonisti. Un cast stellare, con attori al massimo dell’acting, un William Dafoe, anche se relegato a una parte marginale, in splendida forma che rivive, come solo sanno fare gli attori americani, una nuova vita cinematografica dando prova che il tempo che passa è solo fonte di arricchimento. Il film di Tony Scott, molto apprezzato, è presentato da Ridley Scott e da Leonardo di Caprio, dopo quattro anni dalla sua prima prova di regia con Crazy Heart è la consacrazione del talento di Tony Scott. Una fotografia cupa aiutata da luci funeree che danno un tono desolato alla cittadina, musiche malinconiche accompagnano i protagonisti in un totale percorso di dolore e redenzione facendoci scoprire che forse al di là del fuoco della fornace c’è qualcos’altro.
Tra le righe molti i rimandi cinematografici importanti ” Non è un paese per vecchi ” dei fratelli Cohen ma il più evidente è ” Il cacciatore” di Micheal Cimino dove i due fratelli Robert De Niro e Cristopher Walker sono molto simili ai fratelli Baze. Una pellicola di grande bellezza, profondamente esteta dove tutto è miscelato sapientemente al dolore, unica pecca una narrazione scontata a tratti piatta che viene supportata con maestria dalla bravura degli attori. Una storia dura, complessa in uno scenario spietato, gli incontri clandestini di boxe e il Messico dei cartelli della droga, non c’è pietà per nessuno tutto è vissuto nell’immoralità totale, questa è la miscela esplosiva e micidiale dove i fratelli Baze sono parte integrante, tutto questo turbine di emozioni porta lo spettatore ad affezionarsi a questa famiglia e a soffrire con loro. Personaggi struggenti come la bambina (Dakota Fanning) e violenti come il duro e spietato Woody Harlenson che si è fatto tatuare sul braccio fuck you, danno carattere al film che a volte rallenta troppo. Intenso, struggente, a tratti delicato, una storia che coinvolge entrando nell’anima. Da non perdere.

Adele de Blasi

 

out of the furnance
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Author: Adele De Blasi

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