Petite Maman (film 2021)

Petite Maman, film presentato ad Alice nella città – dopo essere passato al festival di Cannes – è l’ultimo lavoro della regista francese Céline Sciamma. La nonna di Nelly, bambina di otto anni, muore in una casa di riposo. Insieme ai suoi genitori raggiunge quella che era la sua abitazione per sistemarla per una probabile vendita. La mamma, Marion, ritrova ciò che possedeva quando era bambina e racconta di una capanna costruita nel bosco che si trova nei pressi dell’abitazione. Girovagando nel bosco Nelly trova una sua coetanea che sta costruendo una capanna. In tutto questo, il velo di mistero, scatta quando la madre della piccola Nelly scompare nel momento in cui conosce quella stessa bambina, che clamorosamente si chiama proprio Marion.

Céline Sciamma ha realizzato questo film sottoforma di profonda “esigenza”; infatti la regista francese ha girato il tutto dopo il primo rigido lockdown per Coronavirus che la Francia ha vissuto. Céline Sciamma ha sentito intimamente l’importanza nel raccontare il punto di vista dei più piccoli a cui pochi sembravano aver pensato durante quei lunghi giorni di chiusura. Da risaltare l’interpretazione delle due gemelline Joséphine Sanz e Gabrielle Sanz, straordinarie nei loro ruoli in funzione al contesto e alla storia raccontata. Petite Maman sotto certi versi assume dei toni quasi “kafkiani”, ma nonostante questo elemento del tutto accattivante, il film risulta essere decisamente fiacco se rapportato ai precedenti lavori della regista francese.

Petite Maman non è una storia di pandemia quanto piuttosto di un piccolo film, che però affronta grandi temi partendo da una possibilità immaginata: il poter incontrare la propria madre quando aveva l’età che ora ha la figlia. La semplicità delle due interpreti ma anche la profondità dei loro volti cercano di far percepire ciò che da piccoli si può provare dinanzi al distacco e al timore della perdita. Che sia quella di una nonna amata oppure di una madre che parte improvvisamente lasciando con un padre amorevole ma che non spiega il perché di questo allontanamento, la sensazione resta quella di un vuoto da riempire.  Una pretesa forse quella di Céline Sciamma che convince a “corrente alternata” il pubblico spettatore. Petite Maman è senza dubbio il film meno convincente della regista francese, con ogni probabilità “influenzato” dal pesante periodo di lockdown. C’è ispirazione ma non basta…..

Alessio Giuffrida

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Author: Adele De Blasi

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