“Sì, Chef!- La brigade” è un film diretto da Louis Julien Petit. Cathy Marie ( Audrey Lamy) è una chef che ama il suo lavoro. Cathy sogna di aprire un ristorante tutto suo ma incontra qualche difficoltà. Suo malgrado accetta di lavorare in una casa famiglia che ospita giovani immigrati. Col il passare dei giorni la sua permanenza si trasforma in una vera esperienza di vita.
Cathy Marie ha sempre lavorato in un ristorante stellato e all’inizio tenta di realizzare un piatto raffinato con dei ravioli in scatola. La cucina in cui si trova però è molto diversa da quelle che la donna ha visto in precedenza.L’arte di cucinare è il fil rouge del film. La vita dei protagonisti è molto dura e questa esperienza rappresenta una nuova vita. Il ritmo narrativo è come un piacevole pranzo dove si impara a conoscere nuove personee nuove tecniche di cottura e nuovi sapori. Audrey Lamy è una donna che ha sempre lavorato sodo e con i ragazzi dimostra anche di saper trasmettere tutto quello che sa. Chantal Neuwirth è Sabine, una donna che assiste i ragazzi insieme a Cathy. Sabine affianca la chef nelle lezioni . Le due donne fanno squadra nel trovare il modo migliore per ottenere dei risultati.
“Sì, chef!- La brigade” è una pellicola piacevole da gustare fino alla fine. I toni sono molto equilibrati e non si scade mai nel banale, anche quando si parla di un reality culinario con tanto di telecamere e un presentatore. Stando insieme ai ragazzi non si può fare a meno di affezionarsi a loro e ai loro sogni. Su di loro pesa un destino incerto ma Cathy dà loro gli strumenti per difendersi. Cathy è l’amica o l’insegnate che tutti vorremmo avere per la sua pazienza e il suo credere in noi. Lo spettatore è spinto quindi ad essere un suo allievo a partire dalla lezione in cui si impara ad affettare i cipollotti.
Maria Vittoria Guaraldi