“The quiet girl” è un film diretto da Colm Bairead. Il soggetto è tratto dalla storia breve di Claire Keegan. Cait (Catherine Clinch) ha nove anni e si nasconde spesso. I suoi genitori hanno messo al mondo molti più figli di quelli che riescono a mantenere. La bambina per loro e per le sorelle è solo un peso e una bocca da sfamare. Cait viene dunque affidata per alcuni mesi a dei lontani parenti, i Kinsella.
La pellicola è ambientata nella campagna irlandese. Siamo negli anni Ottanta ma potremmo essere in qualsiasi epoca. Il regista toglie ogni sovrastruttura e rende l’ambiente atemporale e universale. Le inquadrature si concentrano solo sul personaggio che occupa tutta la scena. Gli ambienti della casa accoglienti e contrastano con la campagna sterminata che circonda l’abitazione. Al centro della vicenda ci sono due famiglie: una con tanti figli ma incapace di gestirli e l’altra con solo due coniugi ma dignitosa e capace di prendersi cura degli altri. Cait compie un passaggio tra le due e affronta un percorso di formazione e ricerca del proprio posto nel mondo. La sua routine è fatta di piccole cose che si ripetono ma anche di quell’attenzione di cui non godeva in famiglia. I suoi occhi azzurri così intensi a mano a mano che sta con la nuova famiglia diventano più brillanti e in generale la sua salute migliora.
“The quiet girl” I Kinsella, Eibhlin e Sean, interpretati da Carrie Crowley e Andrew Bennet, mettono al primo posto i sentimenti e non i legami di sangue. Un film intenso che fa provare allo spettatore il senso dell’abbandono da parte di chi dovrebbe crescerti ma anche l’affetto da parte di chi ti accoglie. I figli non sono di chi li mette al mondo ma di quelli che li trattano come tali anche in assenza di legami biologici. Con poche parole e pochi personaggi Colm Bairead costruisce una vicenda intensa resa ancora più coinvolgente dalla giovane protagonista. Chi guarda il film rimane attratto da Catherine Clinch e dal suo percorso. Alla fine non può fare a meno di domandarsi cosa le succederà dopo.
Maria Vittoria Guaraldi