“The creator” è un film diretto da Gareth Edwards. Joshua ( John David Washington), un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie (Gemma Chan),viene reclutato per dare la caccia e uccidere il Creatore, l’inafferrabile architetto dell’avanzata AI. Quest’ultima ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra… e all’umanità stessa.
La pellicola esce in un periodo in cui ci sono molte questioni riguardo l’intelligenza artificiale, per esempio cosa significhi essere umani. In origine l’intelligenza artificiale, è stata concepita come persone diverse da noi che spesso vediamo come il nemico. Viviamo in un mondo in cui abbiamo paura dell’altro, delle persone diverse da noi. Siamo sempre più polarizzati. Ma cosa succederebbe se l’AI sembrasse al cento per cento vera? Se non ci piacesse quello che fa riusciremmo a spegnerla? Sarebbe sbagliato spegnerla? Cosa succederebbe se non volesse essere spenta? Il protagonista viene catapultato in una situazione e inizia ad assumere la prospettiva altrui. Joshua compie un viaggio in una zona di guerra futuristica e inizia a mettere in discussione ciò che pensava fosse vero. Il film esplora come l’amore possa determinare ciò che si ritiene giusto o sbagliato, le ragioni per cui si desidera essere vivi e se abbiamo uno scopo nella vita. Inoltre si mette in discussione se l’amore per scelta sia davvero più importante di quello programmato.
“The creator”” dimostra la grande passione di Gareth Edwards per la fantascienza e l’azione. La pellicola ha immagini molto suggestive e il tema di fondo è di forte attualità. Gli attori hanno una buona intesa ma il film manca di momenti di tensione e di personaggi forti, escluso Joshua. Gareth Edwards realizza un film con una storia interessante ma non abbastanza forte da smuovere la coscienza e le emozioni dello spettatore.
Maria Vittoria Guaraldi
