“Bassifondi” è un film diretto da Trash Secco- vero nome Francesco Pividori- e sceneggiato dai fratelli D’Innocenzo. Romeo (Gabriele Silli) e Callisto (Romano Talevi) sono due senzatetto che abitano sugli argini del Tevere, al centro di Roma. Fisicamente e caratterialmente opposti, vivono di espedienti quotidiani, ma i loro modi distruttivi e ostili verso la società “al di sopra” del fiume creano situazioni di costante conflitto. Immersi in una spirale discendente di follia negativa, il loro rapporto cambia quando Romeo si ammala e Callisto lo accudisce dimostrando il suo profondo affetto.
La pellicola- tratta da un racconto- racconta un legame fraterno. Tutto si svolge in una Roma oscura dai colori acidi che evidenziano una decomposizione cromatica. La città è amara da digerire. I due protagonisti vivono fuori dal tempo, in una dimensione tutta loro. Gli animali mostrati hanno una valenza metaforica oltre a sottolineare il degrado della città. I due protagonisti vivono in prossimità delle rive del torbido fiume con la triste coscienza di se stessi. La macchina da presa è sempre concentrata sui due senzatetto senza mai staccare gli occhi da loro. Le persone intorno sono come degli oggetti con i quali i protagonisti si si incontrano e si scontrano. Romeo alto, taciturno e si lascia coinvolgere, suo malgrado, da Callisto il quale invece ha un carattere più irruento. Callisto è un uomo d’azione e ha sempre una carica d’energia. Lo spettatore segue Romeo e Callisto nel loro lento sprofondare.
“Bassifondi” ci mostra una realtà che è sotto i nostri occhi ma che molto spesso ignoriamo. La loro vita scorre in un mondo parallelo al nostro. Le immagini molto forti che testimoniano un’esistenza dura e fatta di espedienti fanno percepire allo spettatore tutto il degrado che regna nei bassifondi appunto di Roma. Tutto questo però non è inserito in una storia coerente e altrettanto d’impatto. Gli elementi visionari stridono con la realtà in cui sono immersi i protagonisti.
Maria Vittoria Guaraldi