Presentato in Concorso alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Roma è il più importante progetto realizzato dal regista e sceneggiatore premio Oscar Alfonso Cuarón; il film, ambientato negli anni ’70 a Città del Messico, racconta la turbolenta annata di una famiglia borghese. Cuarón, decisamente ispirato dalle figure femminili della sua infanzia, realizza un’omelia al mero concetto matriarcale che ha caratterizzato (fortemente) la sua esistenza. Girato in un moderno bianco e nero, Roma è un pregevole ritratto di vita vera, intimo e toccante, narrato attraverso le vicende di una famiglia che cerca di preservare il proprio equilibrio in un momento di “lotta” personale, sociale ed anche politica.
Da questo toccante conflitto domestico e dalla complessa gerarchia sociale vigente in un momento di disordini politici, Alfonso Cuarón realizza un lavoro chiaramente personale, capace di coinvolgere emotivamente anche il pubblico spettatore. Roma oltre ad avere (come specificato precedentemente) un tratto intimista, include anche un significativo evento storico (il massacro del Corpus Christi) creando un pregevole contrasto fra ciò che è raccontato e ciò che è realmente accaduto; Cuarón alterna periodi nella storia che segnano causticamente la società con momenti di vita che trasformano radicalmente la coscienza degli individui.
Tra fascinazione visiva (la solita quando si parla di Cuarón) e dramma di vita vissuto, lo spettatore intraprende una poderosa esperienza cinematografica.
Alessio Giuffrida