Milarepa – In un mondo post-apocalittico dove la natura ha preso il sopravvento sulla tecnologia, Mila vive su un’isola del Mediterraneo, in una realtà rurale ispirata alla Sardegna nuragica. La sua infanzia serena viene spezzata dall’assassinio del padre. Spinta dalla madre, intraprende un lungo viaggio per imparare le Arti Magiche, un sapere proibito alle donne. Camuffata da ragazzo, giunge alla dimora di Yungutun, dove si addestra duramente. Ottiene vendetta uccidendo il figlio dei suoi zii, ma viene tormentata dal rimorso. Cerca redenzione presso il guru Marpa, che inizialmente la rifiuta. Dopo una crisi profonda, Mila riesce finalmente a farsi accogliere. Solo allora, attraverso il dolore e il sacrificio, raggiunge una nuova consapevolezza. Il suo è un cammino spirituale e di crescita personale. Una storia di formazione in cui vendetta, perdono e identità si intrecciano. Mila si trasforma da vittima in guida, trovando la pace nel riscoprire la propria natura profonda.
Un film di fantascienza fuori dagli schemi che immagina un futuro dove la natura ha annientato la tecnologia. Mila, dodicenne, vive in Sardegna in un contesto rurale arcaico. Dopo la morte del padre e l’ingiustizia degli zii, viene spinta dalla madre a vendicarsi. Si traveste da ragazzo e affronta un viaggio per apprendere le Arti Magiche. Addestrata da Yungutun, torna per distruggere i nemici. Ma la vendetta la consuma. I sensi di colpa la spingono verso un nuovo cammino. Cerca perdono e comprensione da Marpa, un maestro spirituale. Dopo molte prove, riesce a entrare nel suo insegnamento. La sua metamorfosi è completa, Mila cresce, cambia. Il film non esalta l’azione, ma la trasformazione interiore. Al centro non c’è la tecnologia, ma l’anima. Il viaggio è spirituale, non eroico. La Sardegna diventa simbolo di un ritorno alle origini. E Mila incarna una nuova eroina, libera, forte, profonda. Una figura senza tempo.
Milarepa – sovverte i codici della fantascienza. Non ci sono robot, né città futuristiche. C’è il silenzio della natura, la memoria delle pietre, la lentezza del cammino. Il film fonde spiritualità e paesaggio, mito e formazione. L’arco narrativo di Mila è ispirato a figure sacre e leggende tibetane, ma radicato nella terra sarda. La scelta di usare musiche popolari mescolate a sonorità orientali crea un ponte sensoriale tra mondi. L’immagine alterna rigore e libertà: la fotografia racconta l’evoluzione della protagonista con luci sempre più aperte, fino alla piena consapevolezza. Il film non impone, ma suggerisce. Non spiega, ma accompagna. È un’opera che rifiuta il cinismo e crede nella possibilità di cambiare. Mila non si salva con la forza, ma con l’umiltà. È un racconto universale di perdono, rinascita, identità. Un cinema dell’anima, dove l’azione lascia spazio al silenzio e alla riflessione. Un’esperienza intima, visiva, etica. Potente nella sua delicatezza.
Adele de Blasi
Milarepa è un film del 2025 di genere avventura, drammatico, fantascienza, diretto da Louis Nero, con F. Murray Abraham, Harvey Keitel e Franco Nero, della durata di 100 minuti, Uscita il 19 giugno 2025, distribuito da L’Altrofilm.