“Parigi, tutto in una notte” è un film diretto da Catherine Corsini e prodotto da Elisabeth Perez e co- prodotto da France 3 Cinema, Le Pacte, Auvergne-Rhone-Alpes Cinema. La pellicola è stata candidata a sei premi César e sarà nelle sale dal 10 Marzo. Raf (Valeria Bruni Tedeschi) e Julie (Marina Fois) sono una coppia in crisi. Le due donne si ritrovano in un pronto soccorso la sera dopo una manifestazione di protesta dei gilet gialli a Parigi. Lì incontrano Yann (Pio Marmai), un manifestante ferito. L’uomo metterà in discussione le loro certezze e i loro pregiudizi.
Il film è ambientato tutto in un fatiscente ospedale, ricreato all’interno di una fabbrica alla periferia di Parigi. La regista ha voluto parlare di attualità con le proteste dei gilet gialli contro l’aumento del carburante e delle precarie condizioni di vita delle quali Yann si fa portavoce. Inoltre, attraverso il personaggio di Kim (Aissatou Diallo Spagna) mostra il lavoro massacrante e mal pagato degli infermieri. La macchina da presa si muove in un unico set come su un ring di pugilato: il testimone viene continuamente passato da personaggio a personaggio. Per realizzare questa pellicola Catherine Corsini si è documentata molto e ha parlato con dei veri infermieri. Storia, protagonisti e azione sono strettamente correlati. Raf tende a sdrammatizzare sempre la situazione mentre Julie si dimostra più pragmatica.
“Parigi, tutto in una notte” è un film che parla all’oggi in modo molto diretto e umano. Le scene si susseguono una dopo l’altra nelle stanze fredde e sovraffollate di pazienti, ognuno con una storia. La pellicola ci ricorda che le tragedie sono soprattutto umane e si configura come una pagina di scottanti avvenimenti di cui fare memoria al più presto per una società diversa.
Maria Vittoria Guaraldi