Ritrovarsi a Tokyo – Film (2024)

Ritrovarsi a Tokyo – Dopo Le nostre battaglie Guillaume Senez torna a dirigere Romain Duris in un film intenso e emozionante. Il regista  ha anche il merito di raccontare il Giappone di oggi da un punto di vista inusuale, in cui convivono luci e ombre. Tra i più apprezzati attori della sua generazione, Duris ha studiato per mesi il giapponese per affrontare il ruolo al meglio, confermandosi un interprete d’eccezione. Ogni giorno Jay percorre Tokyo in lungo e in largo a bordo del suo taxi, sperando di ritrovare sua figlia Lily. Il matrimonio con una donna giapponese è naufragato anni prima, ma in Giappone la legge non prevede l’affido congiunto.  Jay ha un’unica possibilità di rivedere la figlia è incontrarla per caso in una grande metropoli. Quando ha perso ormai le speranze e sta per tornare in Francia, il destino sembra finalmente offrirgli un’occasione straordinaria…

La fotografia di Elin Kirschfink sottolinea la distanza e la separazione iniziale tra i personaggi, per poi accentuare la loro unione man mano che il legame si rafforza. Romain Duris interpreta Jay con una performance intensa e interiore, rendendo visibile il dolore e la dignità di un uomo spezzato. Judith Chemla, nei panni di Jessica, è la forza impulsiva che rimanda al passato di Jay, mentre Mei Cirne-Masuki offre una Lily introversa e sospesa tra due culture. Nonostante stili recitativi diversi, i tre attori creano una tensione emotiva coinvolgente e credibile. Un tema centrale del film è la lingua, che non è solo un ostacolo comunicativo, ma un simbolo della frattura emotiva tra Jay e sua figlia. Il finale, dolceamaro, mostra un momento di apparente libertà, ma il sacrificio di Jay è inevitabile. La speranza, però, si intravede nell’uso di un’app che gli permette di rimanere in contatto con Lily.

Ritrovarsi a Tokyo – è un film che sfida le convenzioni sia narrative che stilistiche. La denuncia silenziosa  del sistema legale giapponese, che consente la sottrazione di un figlio senza alcuna garanzia per l’altro genitore, è resa con una regia asciutta. Tokyo è rappresentata come un luogo impersonale, dove le persone si muovono in solitudine, il che riflette perfettamente la condizione interiore del protagonista. Le performance degli attori, pur con stili diversi, creano  una tensione emotiva che rende la storia coinvolgente. Il tema della lingua, come barriera emotiva e culturale, è esplorato con delicatezza, senza cadere in facili didascalismi. Il finale, purtroppo amaro, è una riflessione sul prezzo della libertà, ma lascia aperta una speranza. Il film non offre soluzioni facili, ma invita lo spettatore a riflettere sulla complessità dei legami familiari e sulla difficoltà di comunicare , anche quando le parole non mancano.

Adele de Blasi

Un film di Guillaume Senez. Con Romain Duris, Judith Chemla, Shungiku Uchida, Yumi Narita. Drammatico, durata 98 min. – Francia, Belgio, Giappone, USA 2024. – Teodora Film uscita mercoledì 30 aprile 2025.

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Author: Adele De Blasi

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