“Vecchie canaglie” è un film diretto da Chiara Sani. Sei anziani- Walter (Lino Banfi), il Prof ( Andy Luotto), Vivalafì (Luigi Cogliandro), Logo ( Pippo Santonastaso), Agnese ( Albertina Malferrari) e Incatenata (Luisella Tamietta) sono ospiti di una piccola casa di riposo. Improvvisamente si trovano in grossi guai perché l’avida proprietaria dell’immobile – la Contessa (Chiara Sani)- decide di mettere il tutto all’asta. Il loro mondo sembra crollare, ma la reazione degli intraprendenti vecchietti è inaspettata e imprevedibile.
Chiara Sani ha scritto il soggetto anni fa e si è ispirata molto a film come “Cocoon- L’energia dell’universo” di Ron Howard. La storia riguarda delle persone fragili che vanno protette. L’iniziativa del gruppo crea situazioni divertenti ma non mancano momenti commuoventi. Il film è stato girato durante i mesi difficili della pandemia e Lino Banfi ha colto ancora un’opportunità, un saldo di fine salute, come ha detto scherzando. Lui ormai è il nonno d’Italia e nella sua carriera di attore è stato sempre molto sensibile verso le persone in difficoltà. Gli piacerebbe che questo film venisse proiettato anche per i senzatetto per far loro un regalo.
In questi tempi le immagini dei generali hanno sostituito quelle dei virologi e questa iniziativa è una cosa bella in mezzo a tante brutte notizie. La regista si è ritagliata anche un ruolo da supercattiva avendo ben presente il maestro Pupi Avati per la naturalezza nella recitazione. “Vecchie canaglie” ci racconta che il passato è pieno di cose da raccontare e lo fa con un grande divertimento amaro. La pellicola è una commedia gradevole che coinvolge molto lo spettatore. Le battute si basano molto sull’equivoco e non sono mai fuori luogo. Chiara Sani si dimostra in grado di gestire ogni tipo di tono senza mai far prevalere l’uno o l’altro. Non ci resta che farci trascinare nelle avventure di questi personaggi in questa commedia vintage.
Maria Vittoria Guaraldi
