“Bussano alla porta” è un film diretto da M. Night Shyamalan e tratto dal romanzo “La casa alla fine del mondo” di Paul G. Tremblay. Andrew (Jonathan Groff) e Eric (Ben Aldridge) stanno trascorrendo una vacanza in una casa in mezzo alla foresta con la loro figlia Wen. Ad un certo punto irrompono quattro sconosciuti capitanati da Leonard (Dave Bautista). I quattro annunciano che il mondo sta per finire e che molti eventi catastrofici sono già in atto. Per fermare tutto la famiglia di Andrew deve uccidere un suo componente.
Il film si svolge tutto all’interno della casa che è isolata dal resto del mondo. L’unica finestra sul mondo esterno è la televisione. Si passa da uno stato di tranquillità a una situazione sempre più drammatica. Il tema del sacrificio per placare le ire degli dei rimanda alla tragedia greca, in particolare a quella di Ifigenia. In questa pellicola i protagonisti sono chiamati a compiere una scelta molto forte. Il tempo scorre inesorabile. Il film di genere catastrofico si intreccia con il tema della famiglia e dei legami. Anche gli altri sconosciuti che giungono con Leonard hanno una storia alle spalle: Sabrina (Abby Quinn) è infermiera, Adrianne (Nikki Amuka-Bird) è una cuoca, Redmond (Rupert Grint) aspira a diventare un uomo migliore.
“Bussano alla porta” prende spunto dall’emergenza climatica e dalla recente pandemia per ricordarci che occorre prendere una posizione se vogliamo cambiare le cose. Il tema di fondo è ancora molto caldo ed è un pretesto interessante. Purtroppo i personaggi, nel proteggere i loro cari, non mettono in scena la stessa forza e credibilità che spingeva il climatologo Jack Hall ( Dennis Quaid) a salvare il figlio Sam (Jake Gyllenhaal) in “The day after tomorrow- l’alba del giorno dopo”. Man a mano che si procede tutto diventa un macabro gioco volto solo a impressionare lo spettatore nel tempo in cui è in sala e non quando esce. Shyamalan cerca di smuovere ulteriormente le coscienze ma nella realtà non basta di certo un atto- per quanto eroico- per saldare il grave conto che la natura ci sta presentando.
Maria Vittoria Guaraldi
