Rosario Caroccia fa l’ambulante alle feste di paese, sua figlia Sharon ha il sogno di diventare una cantante e per raggiungerlo è disposta a tutto. Intanto la loro numerosa famiglia si arrangia come può, ma le spese sono tante e le possibilità sempre di meno. In una terra come la loro, dove la povertà è feroce e le umiliazioni si susseguono, vivere dignitosamente è già una conquista. Rosario capirà presto che il talento della sua Sharon potrebbe essere il biglietto vincente per una nuova vita, ma quando i desideri si fanno ossessione e l’acqua alla gola diventa insostenibile basta poco per far precipitare le cose nella direzione opposta.
Non è un caso che Il Cratere, l’ultimo film diretto da Silvia Luzi e Luca Bellino, si apra con la sua giovane e brava protagonista (Sharon Caroccia) intenta a ripassare il verismo di Giovanni Verga per l’interrogazione a scuola dell’indomani. In questa prima scena c’è tutto il manifesto cinematografico ed ideologico di un film che si prefigge di essere documento e racconto di una realtà sociale. Lunghi piani sequenza a camera sostanzialmente fissa, primissimi piani dei volti dei personaggi, l’uso di ambientazioni riconoscibili, il dialetto e la spontaneità della recitazione, la scelta di affidare i ruoli principali a due attori non professionisti; di tutto questo si servono Luzi e Bellino per avvicinare lo spettatore alla storia, per rendere questa storia vera dal punto di vista letterale del termine. Sharon e Rosario è come se interpretassero se stessi: i loro pensieri e le loro paure sono infatti rappresentati senza filtri, in modo potente e assolutamente disarmante. Seguiamo la storia di questa famiglia a un centimetro dai loro occhi eppure grazie alla scelta sistematica del fuori fuoco è come se fossimo impossibilitati dal vedere ciò che i personaggi vedono. Bloccati nelle loro teste, siamo abbandonati nel cratere dei loro sogni, in una terra arida dove non cresce nulla se non la perenne sconfitta dei vinti.
Il Cratere è uno di quei bei film che indaga la realtà senza giudicarla, ma già solo attraverso l’atto di raccontarla la modifica, perché questo modo di fare cinema porta alla testimonianza e alla preziosa consapevolezza di chi guarda. consapevolezza di chi guarda.
Andrea Tiradritti
DATA USCITA : 12 aprile 2018
GENERE : Drammatico
REGIA: Luca Bellino, Silvia Luzi
ATTORI: Sharon Caroccia, Rosario Caroccia, Tina Amariutei, Assunta Arcella, Imma Benvenuto.
DISTRIBUZIONE : La Sarraz Pictures
PAESE : Italia
DURATA: 93 min.