Drop – Accetta o Rifiuta si apre con un prologo enigmatico: una coppia si punta le pistole contro, in una scena apparentemente scollegata ma che acquista senso solo in seguito. Il cuore della storia è Violet Gates, psicologa e madre vedova, segnata da un passato di violenza domestica. Decisa a ricominciare, accetta un appuntamento con Henry, fotografo conosciuto su un’app di incontri. Ma durante la cena in un ristorante panoramico di Chicago, Violet riceve misteriosi messaggi “digi-drop”, inviabili da distanza ravvicinata. Un sicario si è introdotto in casa sua e ucciderà suo figlio e sua sorella se lei non avvelenerà Henry. Il film si tinge di thriller psicologico claustrofobico. L’intuizione di inserire un dispositivo digitale come detonatore narrativo è interessante e coerente con le ansie del presente. Tuttavia, il gioco si fonda su una premessa estremamente fragile, che richiede allo spettatore uno sforzo di sospensione dell’incredulità piuttosto arduo da mantenere.
La costruzione della tensione funziona inizialmente grazie alla scelta dell’unità di luogo e di tempo. Quasi tutta la vicenda si svolge all’interno del ristorante, un ambiente raffinato ma che diventa presto opprimente. Dove ogni dettaglio può nascondere una minaccia. La regia lavora bene con i tempi lunghi, i corridoi in legno scuro, le luci basse e i silenzi carichi. Il senso di pericolo è costante e il dispositivo narrativo dei messaggi digitali mantiene alta l’attenzione, almeno per buona parte del film. Il rapporto tra Violet e Henry, entrambi vulnerabili e misteriosi, si sviluppa tra dialoghi sospesi e tensioni sotterranee. Tuttavia, la ripetitività degli eventi e l’assenza di vere svolte narrative finiscono per indebolire l’effetto. La tecnologia, che avrebbe potuto diventare uno specchio delle nostre paure più attuali (dal controllo digitale all’alienazione), resta invece superficie. Tutto non viene mai esplorata con reale profondità o originalità, risultando alla lunga ridondante.
Il grande limite di Drop risiede proprio nella sua scrittura: se la premessa intrigante sembrava promettere un thriller innovativo. La sceneggiatura si perde presto in soluzioni macchinose e sempre più improbabili. Il finale, in particolare, si rivela confuso, forzato e incapace di chiudere il cerchio narrativo in modo coerente. I traumi di Violet, invece di essere integrati nel racconto con spessore psicologico, vengono solo accennati e rimangono scollegati dagli eventi. La riflessione sull’identità digitale, sui pericoli delle app di incontri o sulla sorveglianza continua rimane in superficie. Come se il film avesse paura di osare davvero. La regia di Landon, pur elegante, è costretta in una trama che non regge il peso delle proprie ambizioni. Drop si lascia guardare, ma non lascia il segno. Un’occasione sprecata per affrontare temi attuali con più coraggio e complessità. Il film che si accontenta dell’intrattenimento senza rischiare un vero sguardo critico sul presente.
Adele de Blasi
Drop – Accetta o Rifiuta è un film di genere thriller, horror del 2025, diretto da Christopher Landon, con Meghann Fahy e Brandon Sklenar. Uscita al cinema il 17 aprile 2025. Durata 85 minuti. Distribuito da Universal Pictures.