Empire of Light – Film (2022)

Empire of light – È stato presentato alla quarantesima edizione del Torino Film Festival il nuovo film di Sam Mendes.. Nella vita di ogni acclamato regista arriva il momento di celebrare la propria arte. Questo avvenimento viene spesso definito usando la prosaica espressione “un atto d’amore per il cinema”. L’abbiamo visto con Tornatore, Spielberg, Scorsese, Cuaròn e molti altri. Quindi, anche stavolta, un cinema diventa luogo di amicizia, amore, conflitto. Siamo negli anni ’80, in una città balneare inglese, al cinema Empire. Hilary (Olivia Colman) vive la propria vita contando i biglietti venduti al cinema. Una vita solitaria che sta per essere rivoluzionata dall’arrivo del giovane Stephen (Michael Ward).

Il regista ha deciso di affrontare temi che ormai ci colpiscono da vicino. La condizione della donna, il razzismo, la salute mentale e la sua devastante assenza. La storia è semplice: due persone si incontrano, portando con sé un pezzo del loro mondo. Un pezzo di sofferenza ciascuno. È una storia d’amore, d’altronde, e non una di quelle che si vedono spesso sul grande schermo. Un incontro di anime che supera qualsiasi differenza, senza privarla della natura umana, della paura di essere diversi. E tutto è contornato dall’amore per la sala, per la fuga che i film ci garantiscono. Da simpatici personaggi che abbelliscono la sceneggiatura, facendo forse poco altro.

Probabilmente non è un film che ci aspetteremmo pensando a Sam Mendes. Allo stesso tempo, però, la sua poetica di critica è tutta qui. Ci sono film che catturano lo spettatore, lo rapiscono. Non esiste ambulanza che passi ruggendo fuori dalla sala. Non esiste cellulare che squilli, anche se non dovrebbe. Non esiste il movimento annoiato del controllare che ore sono. Lo schermo diventa, per un paio d’ore, proiezione di un desiderio. Il desiderio dell’intrattenimento, del dolore, della gioia. Il desiderio dell’immersione in un’emozione, fabbricata ad hoc. Questo è Empire of Lights.

Claudia Amelia