“Here” Tom Hanks e Robin Wright, insieme a Robert Zemeckis e al co-sceneggiatore Eric Roth, si riuniscono per un progetto che ambisce a evocare l’intensità emotiva di Forrest Gump. Basato sulla graphic novel di Richard McGuire, il film si sviluppa interamente in un unico luogo: l’angolo di un soggiorno americano. La storia segue le vite di Richard (Hanks) e Margaret (Wright), intrecciandosi con eventi storici e culturali attraverso tre decenni, dai primi anni ’50 agli anni ’80. Il risultato è un montaggio elaborato e visivamente stimolante, che alterna momenti di vita quotidiana con episodi straordinari, mostrando nascite, morti, amori e fallimenti. Tuttavia, questa scelta narrativa rischia di sembrare eccessivamente sperimentale, con un focus visivo che a tratti oscura l’emotività delle vicende personali.
Dal punto di vista tecnico, il film spicca per le sue innovazioni visive. Zemeckis utilizza una tecnica che richiama i calendari dell’avvento: riquadri che si aprono per mostrare momenti di epoche diverse, come una scena ambientata negli anni ’80 che rivela il caminetto degli anni ’40. Questo approccio richiede una meticolosa gestione della profondità di campo e della messa a fuoco, dimostrando l’ambizione del regista. Inoltre, l’uso dell’intelligenza artificiale per il ringiovanimento digitale degli attori, sebbene impressionante sul piano tecnologico, solleva interrogativi etici e pratici. Gli interpreti principali, tra cui Paul Bettany e Kelly Reilly nei ruoli dei genitori dei protagonisti, affrontano la sfida di mantenere naturalezza e autenticità nonostante le manipolazioni digitali. Questo compromesso rende alcune performance meno coinvolgenti, riducendo l’impatto emotivo della storia.
Nonostante la breve durata di poco più di un’ora e mezza, “Here” sembra soffrire di un’eccessiva frammentazione. Le scene, seppur brevi e dense, spesso appaiono scollegate, con il risultato di una narrazione che fatica a trovare un ritmo coerente. La casa, fulcro simbolico della storia, diventa una metafora delle ambizioni incompiute dei protagonisti: Richard sogna di affermarsi come artista, mentre Margaret desidera fuggire da una vita intrappolata nella monotonia. Entrambi, però, rimangono bloccati in un ciclo che non riesce a evolvere, rendendo il messaggio del film un monito contro l’eccessiva dipendenza dalla tecnologia. Zemeckis, pur spingendo i confini del cinema con un tecnicismo avanguardistico, rischia di alienare il pubblico con un approccio che privilegia l’innovazione visiva a scapito del cuore narrativo. Questo film, più che una celebrazione della vita, si rivela una riflessione inquietante sul futuro del cinema e sull’equilibrio precario tra tecnica ed emozione.
Adele de Blasi
Here è un film di genere drammatico del 2024, diretto da Robert Zemeckis, con Tom Hanks e Robin Wright. Uscita al cinema il 09 gennaio 2025. Durata 104 minuti.
