I migliori giorni – primo episodio – due fratelli ai poli opposti della questione vaccinale rischiano di rovinare la cena della vigilia alla sorella impegnata in politica. Secondo un imprenditore fa visita con moglie e figlia ad una comunità per senzatetto a puro scopo di immagine ma avrà un amara sorpresa. Terzo un uomo sposato con amante giovanissima cerca di passare San Valentino alternandosi fra le due donne; e nel quarto l’8 marzo festa delle donne viene chiesto ad una conduttrice televisiva di scusarsi pubblicamente per un servizio misogino del quale viene ritenuta corresponsabile. La conduttrice ne uscirà vincente comportandosi da uomo.
Un film corale diretto da Massimiliano Bruno e Edoardo Leo, una commedia amara che toglie dalla bocca tutto quello che di stucchevole c’è nelle feste. Un racconto a tratti feroce che mette in scena in modo impietoso la società contemporanea e quello che si nasconde nel luccichio delle feste tra ipocrisie e dissapori. Quattro episodi per quattro festività. Natale, Capodanno, San Valentino e l’8 marzo, festività amate ma allo stesso tempo odiate che scatenano tensioni recondite accumulate nel tempo. Nel cast, oltre ai due registi, troviamo Anna Foglietta, Marco Bonini, Max Totor, Luca Argentero, I personaggi del film vivono con grande squilibrio le festività oppressi da vincoli familiari, rapporti malati dove gli obblighi sociali hanno il sopravvento sulla felicità. La loro vita è una farsa.
I migliori giorni – Quattro episodi molto pungenti anche se ironici e a tratti con piccoli spunti comici. Il film in uscita il primo gennaio rompe la consuetudine dei cine panettoni e riflette sul periodo storico in cui ci troviamo ponendoci faccia a faccia con una realtà amara. Una pellicola che ci fa riflettere su come viviamo queste feste e se in tutto questo habitat festoso ci sentiamo quasi obbligati ad essere, se non proprio felici, ma disponibili verso gli altri. Un film ben scritto e ben girato, con attori magnifici, difficile mantenere il livello in 4 episodi chapeau a Massimiliano Bruno e a Edoardo Leo. Da vedere
Adele de Blasi