Dopo i film con Romy Schneider, il cartone animato e fiction arriva “Il corsetto dell’imperatrice“, il nuovo film di Marie Kreutzer con al centro l’imperatrice d’Austria e Ungheria Sissi. Questa pellicola è molto diversa dalle precedenti in quanto si parla più di una donna che di un personaggio storico. Vicky Krieps veste i panni di Sissi che all’inizio della narrazione compie quarant’anni. All’epoca quest’età era l’inizio della fine. Sissi si agita e si arrabbia sempre stretta nel corsetto.
Il corsetto, capo che sottolinea la vita stretta, imprigiona la femminilità e la donna stessa. Sotto quei lacci che le cameriere allacciano e disfano in continuazione si nasconde tanta sofferenza. Marie Kreutzer ci mostra il lato più intimo e oscuro di Sissi. La donna, per esempio, è in lotta perenne con il peso ed è ossessionata dalla forma fisica. Nella sontuosa corte c’è sempre un gran vuoto e anche i suoi figli fanno fatica ad occupare uno spazio che non sentono loro. Le varie inquadrature sono concepite come quadri e l’’impostazione è molto teatrale. I fatti storici vengono ignorati, il film si propone di parlare di una donna gloriosa sì ma invischiata in una vita che non le appartiene. La colonna sonora e alcuni oggetti di stampo più contemporaneo fanno da cerniera con l’oggi.
” Il corsetto dell’imperatrice” è quindi per chi ama i film in costume ma cerca anche qualcosa di nuovo dal semplice biopic. Come si evince dalla locandina si parla di regalità ma con quel black humor che dà quel tocco in più al film e lo rende decisamente originale e fuori dagli schemi. La pellicola parte un po’ a rilento poi accelera e diventa molto coinvolgente. Sissi quindi ha sempre qualcosa da raccontare e questa volta parla alle persone che al contrario di lei possono scegliere la vita che vogliono.
Maria Vittoria Guaraldi