“L’acqua, l’insegna, la seta” è il nuovo film di Valerio Jalongo. La pellicola è stata in concorso a festival come il 50° Festival Visions du Réel e il 18° Berlin Festival Zeichen der Nacht ed è stata premiata come miglior sceneggiatura e miglior film alla 22esima edizione di Inventa un film. Gianclaudio Lopez, professore in pensione, ritrova in un vecchio giornale di classe una poesia di Emily Dickinson intitolata “L’acqua, l’insegna, la seta”. Il film documentario ripercorre i momenti che Lopez ha vissuto con la classe 1° E dell’istituto Roberto Rossellini di Roma, iniziati nel 2004 e sarà al cinema il 22, 23 e 24 novembre.
Nel corso della narrazione vediamo le diverse pagine di vita scolastica il cui girato era conservato in scatole. Il lavoro è stato fatto senza tralasciare nulla, anche se non è stato possibile raccontare tutto. C’è stata una parte di scrittura curata dal regista insieme a Linda Ferri ma molto è dato anche dalla casualità. I ragazzi sono stati capaci di dimostrare che potevano dare tanto e di fatto sono stati loro a scrivere il film sia da adolescenti che da adulti.Ognuno di loro aveva piena libertà di usare la telecamera che è diventata una valvola di sfogo per raccontare anche la loro noia. Man mano che si procede emergono le loro personalità e anche le difficoltà che hanno affrontato e che affrontano ogni giorno. Valerio Jalongo si intrufolava in classe e si nascondeva per riprendere gli studenti.
“L’acqua, l’insegna, la seta è un prodotto intimo e diretto che ci racconta di alunni che fanno tesoro di quello che hanno imparato, indipendentemente dal lavoro e dal vita che hanno scelto dopo. La pellicola è un diario ante social network in cui vediamo molti più momenti di aggregazione e di complicità. Ci si augura che guardando il film la scuola diventi più trasversale e che ogni alunno si commuova rileggendo un suo tema.
Maria Vittoria Guaraldi