L’Attachement – Sandra è una cinquantenne emancipata che sin da ragazza aveva deciso di rifiutare ogni legame sentimentale stabile e rimanere pertanto single. Un giorno si trova coinvolta nelle vicende familiari dei vicini che le chiedono aiuto e suo malgrado dovrà occuparsi del loro bambino, sia pur temporaneamente. Dopo tutta una serie di imprevisti, Sandra pian piano entrerà in una nuova realtà, ricoprendo un ruolo importante che lei stessa non avrebbe mai immaginato…
Carine Tardieu scrive la sceneggiatura del film, presentato nella Sezione Orizzonti del Festival del Cinema di Venezia, ispirandosi al romanzo L’intimité di Alice Ferney. La regista mostra tutto il suo estro nel ricucire su Sandra (Valeria Bruni Tedeschi) un ruolo complesso e certamente non facile. Si tratta di inserire la protagonista, convinta femminista e allergica a ogni legame di tipo familiare, in un nuovo contesto. La vita del resto non è lontana dalla realtà. Spesso ci si trova in situazioni inaspettate che nostro malgrado ci coinvolgono e che forniscono una visione diversa di noi stessi. Così anche per Sandra tutto cambierà quando Alex (Pio Marmaï), suo vicino di casa, gli affiderà il piccolo Elliot. Sua madre sta per partorire Alice e bisogna trovare subito qualcuno che si prenda intanto cura di lui.
L’Attachement – parla di sentimenti positivi ma anche di dolore. Un nuovo nucleo affettivo sta per nascere con varie persone più o meno coinvolte. Il punto di riferimento rimane comunque Sandra visto che ogni cosa senza volerlo girerà attorno a lei.Un nuovo nucleo affettivo sta per nascere , il punto di riferimento rimane comunque Sandra visto che ogni cosa senza volerlo ruoterà attorno a lei Tutti si affideranno al buon senso di una donna adulta con le idee ben chiare su come ridefinire la nuova famiglia. I personaggi che la circondano non hanno né la forza né la maturità per gestire l’intera situazione, densa di avversità e di colpi di scena. La storia si articola in capitoli che seguono la crescita di Alice, dalla nascita al compimento dei suoi due anni, con una determinata scansione temporale. Un film che ha l’aria di essere leggero, ma che di fatto affronta problemi complessi che riguardano la vita e la morte. Così l’amore diventa attaccamento a qualcosa di indefinibile, che invece riesce a definire i sentimenti in tutte le sfaccettature possibili.
Antonio Iraci
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Un film di Carine Tardieu. Con Pio Marmaï, Valeria Bruni Tedeschi, Vimala Pons, Raphael Quenard. Drammatico, durata 106 min. – Francia, Belgio 2024.
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