“Living” è un film diretto da Oliver Hermanus. La pellicola è un remake di “Vivere” di Akira
Kurosawa, a sua volta ispirato a una novella di Lev Tolstoj. Protagonista della storia è un burocrate,
Mr Williams ( Bill Nighy). L’uomo, da tempo vedovo, scopre di essere malato e che gli rimane
poco da vivere. Mr Williams, dopo aver prelevato tutti i suoi risparmi, decide di assaporare ogni
istante. Gli sta vicino la sua giovane segretaria Margaret (Aimee Lou Wood).
Living – Il film mette al centro una persona che ha sempre vissuto in un mondo grigio e pieno di carte. La
malattia porta Mr Williams al recupero dei rapporti umani e in particolare a prodigarsi per
realizzare un parco giochi in un area dismessa. Bill Nighy, ci regala un personaggio rigoroso e
sempre impeccabile ma che improvvisamente si vede crollare il mondo addosso. Aimee Lou Wood
veste i panni di una ragazza molto dolce che fa molta compagnia a Mr Williams: quando sono
insieme- si tratta di pura amicizia- i due stanno molto bene insieme e per qualche ora mettono da
parte le sofferenze.
Oliver Hermanus confeziona un film molto intimo ma che mette da parte quella componente amara
che è presente nel film di Kurosawa. Il pettegolezzo è sempre dietro l’angolo ma non viene più di
tanto preso il considerazione. Tutto rimane molto ovattato e in certi punti si seguono personaggi del
tutto secondari allo svolgimento solo per allungare un po’ la sinossi. “Living” colpisce per il
protagonista fortemente incisivo ma non per la storia che prende una piega un po’ troppo nostalgica.
Maria Vittoria Guaraldi