Luce – In un piccolo paese di montagna dell’Irpinia, una giovane ragazza di nome Marianna Fontana conduce una vita appartata, tutta sola. Le giornate hanno un ritmo ripetitivo: lavorare tutti i giorni in una conceria dove il rumore delle macchine e le lunghe ore di lavoro sono le sue uniche compagne. Le piccole pause durante le quali fuma una sigaretta e il silenzio che segue, sono tra le poche interruzioni di una routine che sembra implacabile. L’ intimità della sua vita, senza emozioni ivisibili, si svolge lentamente in un isolamento quasi autoimposto, con un gatto e alcuni parenti come unici compagni. Il paesaggio montuoso che la circonda è solitario, specchio di una vita che fatica a liberarsi dalla ripetizione quotidiana.
La sua vita appare sospesa, fatta di gesti di pochi significati, ma è proprio durante una festa di comunione che qualcosa di nuovo accade. Un drone, durante la cerimonia, cattura la sua attenzione. Quel piccolo oggetto tecnologico apparentemente proveniente da un altro mondo, doveva accendere in Marianna un’idea: avrebbe stabilito un contatto telefonico con una presenza distante. Come se il filo sottile della chiamata l’avrebbe tratta fuori dalla noia. Questo è il punto di avvio di una relazione incandescente per un legame creato di parole e silenzi. Il film non si limita a raccontare una storia di ìsolamento ma affronta, con molta energia, il tema della solitudine. Rapporti di potere, incentrati su i legami tra padre e figlia, concentrandosi sulle dinamiche familiari . Ambientato nel Sud Italia, in un paesaggio frammentato che si trasforma in un Sud sconosciuto dove persone e storie si perdono nella quotidianità. La protagonista, anonima come il suo paese, è una figura che si fa spazio nell’oscurità, cercando di comunicare, di stabilire un legame che la sollevi dalla sua invisibilità .
Luce : il drone volante sopra il villaggio è appena diventato il simbolo della possibilità di connettersi . La protagonista si rende conto che la distanza tra lei e il mondo esterno potrebbe essere colmata mediante un contatto telefonico. Il filo sottile attraverso cui Marianna si svela diventa il modo di offrirsi all’altro. La corrispondenza telefonica, fatta di parole, silenzi, diventa il motore del film. Un flusso ipnotico che alimenta il mistero tra ciò che si dice e ciò che si nasconde. Le voci di Marianna Fontana e Tommaso Ragno, con il loro contrasto di tonalità, aggiungono profondità al racconto, creando un’atmosfera enigmatica che coinvolge lo spettatore. Con Luzi e Bellino, l’approccio è sofisticato e coraggioso, ponendo al centro della narrazione la domanda: qual è il rapporto tra l’uomo e il mondo che lo circonda? Sebbene con Luce non riescono a raggiungere la compiutezza voluta, ci resta una concezione affascinante del cinema un viaggio indimenticabile.
Adele de Blasi
Luce Regia di Silvia Luzi, Luca Bellino. Un film Da vedere 2024 con Marianna Fontana. Genere Drammatico, – Italia, 2024, durata 93 minuti. Uscita cinema giovedì 23gennaio 2025 distribuito da No.Mad Entertainment.