“M- Il Figlio del Secolo”-. Debutta in anteprima mondiale all’81esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia otto episodi Sky Original, tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati. Come il libro, la serie narra la storia di un Paese che si è arreso alla dittatura e di un uomo capace di rinascere più volte dalle sue ceneri. La narrazione ripercorre gli eventi storici dalla fondazione dei Fasci Italiani di Combattimento nel 1919 al celebre discorso di Mussolini in Parlamento nel 1925, pronunciato dopo l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Parallelamente, la serie esplora il privato del Duce, mostrando le sue relazioni personali con la moglie Rachele, l’amante Margherita Sarfatti e altre figure dell’epoca. Joe Wright riesce a conferire una dimensione teatrale e simbolica alla rappresentazione, utilizzando scenografie che riflettono la decadenza dell’Italia del primo dopoguerra, puntando su un montaggio incisivo per svelare le dinamiche di potere e l’ambiguità del protagonista.
La serie si distingue per un linguaggio contemporaneo: Mussolini rompe gli schemi, rivolgendosi direttamente allo spettatore per condividere pensieri inconfessabili e commentare le svolte storiche. Questo approccio dona alla serie un tono originale, a tratti intriso di umorismo nero. Un ritratto complesso dell’uomo che, pur macchiandosi di tradimenti e violenze, conquistò l’Italia diventandone il Duce. La voce di Mussolini, (Luca Marinelli) inaugura il primo episodio con una frase memorabile: “Mi avete odiato alla morte perché mi amavate ancora”. Il protagonista viene presentato in modo insolito, con un’ironia che lo rende inizialmente affascinante, prima di trasformarlo in un personaggio da odiare. Marinelli riesce a incarnare l’ambiguità di Mussolini, alternando arroganza, fragilità, comicità rendendo il Duce un personaggio affascinante quanto ripugnante. Il racconto non si limita a una ricostruzione storica, ma indaga anche le radici del populismo che hanno influenzato i successivi cento anni con un equilibrio tra gradevole e rivoltante.
Grazie a una scrittura audace e a un’interpretazione straordinaria, M – Il Figlio del Secolo si posiziona tra le grandi produzioni internazionali degli ultimi vent’anni. Il regista Wright adotta un approccio spettacolare e intellettuale, rendendo la serie un piccolo capolavoro di narrazione visiva e contenutistica. Milano appare fin dai primi fotogrammi come uno scenario distrutto, con edifici fatiscenti che rappresentano simbolicamente l’Italia devastata dalla Prima guerra mondiale. Questa scelta scenografica sottolinea la dimensione tragica e umana della storia. Nonostante qualche lentezza nell’ultima puntata, che si dilunga in introspezioni forse eccessive, la serie mantiene una qualità narrativa altissima. Con un equilibrio magistrale tra ironia, dramma e spettacolarità, M – Il Figlio del Secolo riesce a raccontare un periodo cruciale della storia italiana, lasciando allo spettatore il compito di riflettere sulla complessità di Mussolini e sull’eredità del fascismo.
Adele de Blasi
M – Il figlio del secolo è una Serie TV di genere drammatico del 2025, ideata da Stefano Bises, Davide Serino, Antonio Scurati, con Luca Marinelli e Francesco Russo. Prodotto da Sky Studios, The Apartment. M – Il figlio del secolo è ancora in produzione. È stata prodotta una stagione. Uscita il 10 gennaio 2025
