Mostra internazionale del cinema di Venezia 81: The Brutalist

The Brutalist è l’ultimo film di Brady Corbet, presentato in Concorso all’81esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia. La vita di László Toth, architetto europeo che si trasferisce negli Stati Uniti nell’immediato dopoguerra insieme alla moglie Erszebet, entrambi alla ricerca del successo. László inizialmente sopporta povertà e indegnità, ma il suo genio sembra essere riconosciuto dall’industriale Harrison Lee Van Buren, che offre a László e alla sua famiglia il sogno americano su un piatto d’argento, incaricandolo di progettare un grande monumento modernista e di contribuire a plasmare il paesaggio del paese. Sarà il progetto più ambizioso della loro carriera, che porterà László ed Erzsébet ad altezze monumentali e a bassezze devastanti.

 

The Brutalist racconta la visione senza compromessi di un artista e la ricostruzione di una nazione da parte di una vasta generazione di immigrati. Infatti è la potente storia d’amore di una coppia che deve lottare per proteggersi da un mecenate la cui negativa influenza minaccia di distruggere tutto ciò da loro costruito. Ultimo ma non meno importante la presenza di un importante cast. Adrien Brody con Felicity Jones coinvolti in dei ruoli ben caratterizzati. Particolarmente affiatati, con un’alchimia degna di nota. Brady Corbet anche qui dimostra bravura nel gestire al meglio il proprio cast.

 

I precedenti due film da regista di Corbet, sono L’infanzia di un capo e Vox Lux, con protagonista Natalie Portman e che era in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. Segnatamente Brady Corbet riesce anche questa volta ad incidere sul pubblico spettatore con un film ben strutturato, senza grandi pretese e con attori capaci di rendere un prodotto filmico più convincente. The Brutalist non è un film eccelso, ma un valido lavoro che riesce a convincere lo spettatore. Da un punto di vista metrico, Corbet anche questa volta dimostra talento, seppur senza eccedenze. Indubbiamente la presenza di certi attori aiuta, ma ciò nonostante la figura del regista anche in questo caso incide, e non di poco. Concludendo, Corbet mette a segno un altro prodotto valido, efficace.

Alessio Giuffrida

Rate this post

Author: Adele De Blasi

Share This Post On

Submit a Comment