“Nata per te”, diretto da Fabio Mollo, è la storia di Luca (Pierluigi Gigante) e Alba: un uomo e una bambina che hanno disperatamente bisogno l’uno dell’altra. Il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia per Alba, che ha la sindrome di down e, appena nata, è stata abbandonata in ospedale. Luca, single, omosessuale, cattolico, da sempre mosso da un forte desiderio di paternità, lotta per ottenere l’affidamento di Alba.
Fabio Mollo porta sullo schermo la storia vera di Luca Trapanese, single che ha adottato una bambina. L’iter per l’adozione o anche solo per l’affidamento è irto di ostacoli. Nonostante ciò, Luca è determinato e ha tanto amore da donare. La sua è una vera e propria missione, come andare su Marte. Al suo fianco ha Teresa (Teresa Saponangelo), un avvocato che cerca in tutti i modi di aiutarlo. Il giudice Livia Gianfelici (Barbora Bobulova), invece, è scettica e si attiene ai parametri e alle regole.
Fabio Mollo ci racconta una storia di forte attualità che parla di inclusione e di diritti per tutti. Il protagonista è scavato a fondo e si mettono in scena anche punti di vista diversi da quello di Luca, come per esempio quello del suo compagno Lorenzo (Alessandro Piavani) che preferisce un figlio tutto loro. La narrazione procede con coerenza anche se ogni tanto esce dai binari per raccontare altri dettagli che riguardano il passato di Luca. Pierluigi Gigante ci regala un’interpretazione molto intensa e Teresa Saponangelo è sempre una garanzia. Il caso di Luca fa luce su una questione molto dibattuta ancora non del tutto risolta. La sua adozione rimane ancora un avvenimento isolato perlomeno in Italia. Le leggi devono snellirsi e far sì che chi abbia intenzione di adottare lo possa fare senza nessun impedimento e che tutto non appaia impossibile.
Maria Vittoria Guaraldi