Anno Domini 1304: Robert Bruce (Chris Pine), John Comyn (Callan Mulvey) e altri nobili scozzesi si arrendono davanti a Edoardo I, Re d’Inghilterra (Stephen Dillane) che, tra le altre cose, durante le trattative di pace propone a Bruce un matrimonio con la sua figlioccia, Elizabeth de Burgh (Florence Pugh). La pace però dura solo due anni, poiché, a seguito dell’uccisione di William Wallace, e a causa delle pretese sempre più pressanti imposte dagli inglesi, il popolo scozzese esige giustizia. Toccherà a Robert Bruce cercare di unire ancora una volta i nobili scozzesi per combattere per la libertà del loro popolo.
Dopo Hell Or High Water, noir di frontiera americana, che ricevette quattro nominations agli Oscar, David Mackenzie torna dietro la macchina da presa e cambia completamente genere, tornando a lavorare con Chris Pine a un kolossal in costume come da tempo non se ne vedevano. Nel raccontare la ribellione scozzese nei confronti degli inglesi, Mackenzie non rinuncia a una messa in scena sontuosa e spettacolare, con riprese di paesaggi mozzafiato e con intense scene di battaglia, ma, al contrario di altri film in costume, sceglie un approccio meno romantico e idealizzato del solito quando tratta i personaggi e l’evolversi delle loro storie. Ne risulta un prodotto al tempo stesso artisticamente valido ed estremamente godibile.
Nei mesi precedenti all’uscita, il regista, dopo una tiepida accoglienza all’anteprima del film, tenutasi al Toronto International Film Festival, lo ha completamente rimontato e accorciato di 20 minuti, per renderlo più dinamico e meno confuso.
Michele Innocenti
