Ma Rainey’s Black Bottom è un film del 2020 diretto da George C. Wolf. Dal 18 dicembre è disponibile su Netflix. Chicago, 1927. La cantante Gertrude Ma Rainey (Viola Davis) è attesa in uno studio musicale per incidere il suo nuovo album. Una volta arrivata però, gli animi della band iniziano a scaldarsi. In particolare sarà il cornettista Levee (Chadwick Boseman), che sogna di mettersi in proprio con le sue canzoni, a causare maggiori problemi all’interno del gruppo.
George C. Wolf adatta la pièce teatrale del drammaturgo August Wilson per una vicenda che ruota attorno alla musica blues e ai suoi artisti. Ciascun personaggio è caratterizzato ottimamente dalla sceneggiatura e si fa portavoce di una condizione sociale, quella dei neri nell’America degli anni ‘30, segnata dalla disparità e dal razzismo. Il conflitto su cui si innesta il dramma trova le sue ragioni nella voglia di riscatto e di realizzazione di Levee che vedrà scontarsi duramente con la natura indomita di Ma. Consapevole di essere solo una fonte di guadagno per le tasche dei bianchi, non arretra di un passo di fronte a chi le chiede di cambiare il suo stile, quel blues le cui tonalità dolenti e ancestrali sono l’espressione più pura e vera della vita dei neri e delle loro storie. L’innovazione di cui si fa portavoce Levee rischia di essere l’ennesima forma di appropriazione di una musica sfruttata per divertire e far ballare la gente. Lui crede di poter cambiare le cose, fiducioso del proprio talento, ma le sue certezze si scontreranno contro un muro di ingiustizia. La parabola discendente di Levee è incarnata con grande energia dall’attore Chadwick Boseman, qui alla sua ultima interpretazione. Non gli è da meno una straordinaria Viola Davis (non a caso entrambi sono stati meritatamente candidati ai Golden Globes) e un cast di contorno che riesce a dare assoluta credibilità ai musicisti in scena.
Il dramma esposto in Ma Rainey’s Black Bottom si conclude senza vincitori perché tutti i personaggi sono sconfitti dalle circostanze. A trionfare allora, può essere solo l’arte, quella musica che solo nella sua forma più pura e sentita sopravvive nella voce e nel talento dei suoi “veri” esponenti.
Laura Sciarretta