Pink Floyd at Pompeii è un film straordinario che documenta una delle performance più iconiche della storia del rock. Totalmente ambientata nello scenario unico dell’antico anfiteatro romano di Pompei. Girato nell’ottobre del 1971, rappresenta il primo concerto mai realizzato in quel luogo sacro, sebbene privo di pubblico, con la sola presenza delle telecamere a catturare la magia del momento. I Pink Floyd, ancora lontani dal successo planetario che li avrebbe consacrati di lì a poco, eseguono alcuni dei loro brani più rappresentativi, tra cui Echoes, A Saucerful of Secrets e One of These Days. La scelta di alternare riprese diurne e notturne amplifica l’atmosfera mistica e sospesa del sito archeologico, rendendo l’esperienza visiva ancora più immersiva. Il film non si limita alla performance musicale, ma offre anche un ritratto intimo della band. Siamo in un momento di transizione artistica, mostrandola mentre sperimenta liberamente, sospesa tra psichedelica e avanguardia.
Il valore storico e artistico del film è accresciuto dalla presenza di materiali rari e dietro le quinte esclusivi. Questi reperti mostrano i membri del gruppo alle prese con la creazione del leggendario album The Dark Side of the Moon presso gli Abbey Road Studios. La combinazione di live performance e momenti di vita quotidiana in studio. Pink Floyd at Pompeii è un documento unico e irripetibile. Tutto questo è capace di restituire al pubblico la dimensione più autentica e sperimentale dei Pink Floyd. Come ha sottolineato il batterista Nick Mason, il film cattura un’epoca in cui la band stava ancora cercando la propria identità definitiva. Lontani dai riflettori della fama internazionale, ma già pienamente consapevoli del proprio potenziale innovativo.
Pink Floyd at Pompeii è molto più di un film-concerto: è una straordinaria esperienza immersiva in cui musica, paesaggio e visione si fondono in una potente alchimia. Girato nel 1971 tra le rovine dell’anfiteatro romano, il film diretto da Adrian Maben crea un ponte simbolico tra passato e futuro, tra la pietra millenaria e l’eco psichedelica del rock progressivo. La nuova versione restaurata in 4K, in uscita nei cinema dal 24 al 30 aprile 2025, restituisce tutta la forza sonora e visiva dell’originale. Steven Wilson, che ha curato la rimasterizzazione, ha lavorato con rispetto filologico su un materiale essenziale: quattro tracce mono, suoni secchi e senza artifici, in un contesto acustico aperto e naturale. Secondo lui, è proprio nella semplicità e nell’atmosfera che risiede la magia dei Pink Floyd. Non suonano per compiacere, ma per evocare. E Live at Pompeii è l’essenza pura di questa magia.
Adele de Blasi
