Con “Normal People”, Hulu e BBC Three prendono il romanzo di Sally Rooney e ne tirano fuori una storia d’amore di rara potenza e, allo stesso tempo, di splendida delicatezza. La serie, disponibile ora Starzplay, racconta una storia accidentata di un amore che si srotola tra spazio e tempo. Connell (interpretato da Paul Mescal) e Marianne (Daisy Edgar-Jones) intrecciano le loro vite tra la provincia irlandese e Dublino, mentre crescono spezzati assieme.
Si assiste quindi a un rapporto d’amore e di amicizia tra due persone apparentemente diversissime. Tra i tanti elementi li dividono, ce ne sono due in particolare che li fanno riavvicinare sempre: il primo è un costante mal di vivere che continua a spingerli al di fuori della massa, facendoli confrontare con un mondo interiore sempre in tumulto; dall’altra, una costante attrazione uno verso l’altra. La serie leviga i suoni, proprio come i due non riescono ad essere onesti tra loro. La macchina da presa indugia per attimi infiniti sui volti dei personaggi con primissimi piani che scavano nella profondità del pensiero.
Quando il silenzio, che in un tipicissimo film d’amore anni 2000 è assolutamente da evitare, qui viene brillantemente esaltato, creando dinamiche sorprendenti senza il bisogno di una parola. Come se i protagonisti cercassero nei propri ricordi il momento che ha cambiato tutto, per risolverlo e ricominciare. Ma non esiste, non c’è l’elisir o una formula magica. C’è piuttosto un continuo tentativo di andare avanti nella vita, raccogliendo qua e là piccole boccate d’aria. Una colonna sonora che picchietta la serie come un quadro impressionista, mentre le parole di Sally Rooney prendono vita grazie alla dolce mano di Lenny Abrahamson e Hettie Macdonald. È così che “Normal People” ci mostra proprio la vita sentimentale vera, puntando tutto su emozioni genuine, molto più efficaci di quelle “cinematografiche
Margherita Pieroni
Margherita Pieroni