The monkey and the turtle è il film filippino di Daniel R. Palacio. Una competizione politica che è come una parabola, un terreno di confronto in cui non sempre chi ha i migliori ideali riesce ad ottenere ciò che merita. Un susseguirsi di storie, intrighi che coinvolgeranno lo spettatore dall’inizio alla fine. Un insieme di attori coinvolti, capaci di immedesimarsi al meglio nella trama. Daniel R. Palacio mette in scena un film complesso nella sua struttura. Detto questo lavoro abbastanza fruibile.
The monkey and the turtle non è un film semplice. Infatti lo spettatore, si troverà al cospetto di un film politico, con molto dialogo, non facile da contemplare. Per spiegare al meglio, il regista sceglie di procrastinare i dialoghi. Da un punto di vista narrativo, opzione comprensibile, ma azzardata se parliamo in termini di fruizione. Indipendentemente da questo, il film ha una sua validità. Infatti non sempre appare pesante, ha diverse scene che coinvolgono non di poco il pubblico spettatore. Essendo un film politico, non è semplice, ma Daniel R. Palacio nel suo piccolo, ci riesce.
Al fine di risultare fruibile, The monkey and the turtle è un lavoro abbastanza complesso. Infatti, come ribadito in precedenza, il film ha una stesura particolare, difficilmente associabile a lavori convenzionali. Per inciso, il film può apparire con tratti riconducibili ad una fiction, ma ciò nonostante, il risultato è abbastanza soddisfacente. Per dirla in breve, The monkey and the turtle non è propriamente un film accessibile a tutti, ma ha un suo valore intrinseco. Non risulta pretenzioso, né eccessivo. Nonostante la sua struttura, il film è apprezzabile. Non facile il compito di Daniel R. Palacio. Infatti questa scelta di fare un film non facilmente accessibile appare del tutto coraggiosa. Ultimo ma non meno importante, il fine. Daniel R. Palacio vuole raccontare una storia puramente politica. Attori, dialoghi sono tutte ben inserite in un prodotto filmico ben ponderato.
Alessio Giuffrida